Tre editori su cinque hanno risentito in maniera significativa degli aumenti dei prezzi della carta, uno su due ha avuto problemi a uscire con dei titoli a stampa proprio per mancanza di carta. Due editori su tre, inoltre, hanno aumentato o stanno per aumentare i prezzi di copertina per far fronte ai rincari.
Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca condotta da Geca Industrie Grafiche su un panel di piccoli e medi editori, i cui risultati verranno presentati al Salone del libro di Torino. «Quando nell’aprile del 2021 ricevemmo la prima comunicazione di aumento prezzo da una cartiera non potevamo neanche lontanamente immaginare quello che sarebbe successo da lì a qualche mese» racconta Luigi Bechini, responsabile marketing di Geca.«In un certo senso, anzi, era per noi un segnale che il mercato si era ripreso bene dalla pandemia».
In un mercato come quello della stampa in cui da almeno un paio di decenni i prezzi erano non solo stabili, ma molto più spesso in diminuzione, la prima reazione di Geca agli aumenti di prezzo delle materie prime che oramai da mesi hanno un impatto significativo sulla filiera del libro è stata quella di fare scorta di carta, in modo da non toccare i listini dei clienti: «La possibilità di aumentare i prezzi che praticavamo ai nostri editori era considerata semplicemente fuori discussione, un’assurdità».

 

 

Ma le cose sono andate diversamente. Cos’è successo poi?
Come sappiamo, le cose sono andate diversamente: a ottobre 2021 l’aumento medio del prezzo delle carte sfiorava ormai il 40% rispetto al marzo 2021. Una cifra inimmaginabile fino a solo qualche settimana prima. Da settembre le comunicazioni di aumenti da parte di cartiere e distributori sono diventate, se non quotidiane, settimanali, in una corsa al rialzo che sembra non avere limite. Oggi, alla vigilia della trentaquattresima edizione del Salone del libro di Torino, viviamo ancora questa situazione del tutto inedita per il nostro mercato. Rispetto alla primavera 2021 gli aumenti delle carte sono arrivati a toccare punte dell’80%. A questo si aggiunge anche la difficoltà nel reperimento di alcune tipologie di carte.

 

 

Da stampatori, come avete cercato di sostenere gli editori?
In questo scenario dominato dall’incertezza, ci siamo chiesti in che modo potevamo restituire agli editori di libri qualche punto fermo. Abbiamo quindi messo a punto un programma che si chiama Rotobook Reprint, che lanceremo durante le giornate del Salone del libro. Il servizio è dedicato agli editori che utilizzano il nostro sistema di produzione Rotobook, nato nel 2019 per venire incontro alle esigenze delle case editrici indipendenti. Gli editori interessati potranno aderire gratuitamente a questo programma pensato proprio per affrontare i mesi di incertezza che ci attendono.

 

 

Come funziona Rotobook Reprint?
È un’iniziativa che si concentra sulle ristampe, che quasi il 95% degli editori intervistati dice di dover gestire per almeno qualche titolo all’anno. In sostanza, aderendo al programma Reprint, l’editore si mette al riparo da eventuali nuovi aumenti che potrebbero intervenire dopo il lancio del libro. Aderendo al programma Rotobook Reprint, in caso di ristampa l’editore pagherà lo stesso prezzo a copia sostenuto per la prima tiratura. In questo modo si assicura due vantaggi: non solo pagherà lo stesso prezzo a copia anche in presenza di una ristampa di tiratura inferiore alla prima, ma avrà tolto dal quadro almeno uno dei fattori incertezza di questo periodo, ovvero l’instabilità dei prezzi di acquisto e la loro tendenza all’aumento.

 

 

Perché avete deciso di concentrarvi sulle ristampe?
Ci siamo focalizzati sulle ristampe perché ci siamo resi conto che uno dei problemi riguarda il prezzo di copertina. È complicato infatti aumentare il prezzo di copertina di un libro che è già in libreria. Senza certezze sull’andamento dei prezzi futuri, l’editore avrebbe due possibilità: mantenere il prezzo di copertina e rischiare di perdere marginalità, oppure procedere con complicati cambi prezzi su libri già distribuiti. Grazie a Rotobook Reprint questo dilemma cessa di esistere e, anzi, l’editore può anche trovarsi a recuperare marginalità in caso di ristampa.
Ma affinché una strategia di vendita che punti sulle ristampe sia efficace, c’è bisogno che i libri ristampati arrivino velocemente al distributore e in libreria. Proprio per questa ragione, il secondo vantaggio che avranno gli editori che aderiranno al programma Reprint riguarda i tempi di produzione: tutte le ristampe del programma Reprint saranno pronte entro 4 giorni dall’ordine.

 

Contenuto in collaborazione con Geca Industrie Grafiche.

 



L’APPUNTAMENTO A TORINO

Come difendersi dagli aumenti dei prezzi
19 maggio, 14.30
Sala Business (PAD.3) – Salone del libro di Torino
 
Durante l’incontro verranno presentati i risultati dell’indagine condotta da Rotobook tra i piccoli e medi editori per analizzare l’impatto che l’aumento dei prezzi ha avuto sulla loro attività, sulle loro strategie commerciali e sulle loro aspettative. Durante l’incontro Rotobook lancerà inoltre in anteprima il programma Reprint, che punta a mettere gli editori al riparo dagli aumenti dei prezzi.
 
Con Stefano Delprete (Add Editore), Massimiliano Marchesini (Due Emme Pack, la Boutique della Carta) e Luigi Bechini (Geca Industrie Grafiche / Rotobook).